Dalla Nostra Corrispondente
Blessing Akele
Benin City, 27 febbraio 2019
In Nigeria Mohammadu Buhari, ha vinto le elezioni e ha battuto il suo avversario Atiku Abubakar proprio nelle sue roccaforti. Il suo partito, l’All Progressives Congress, ha avuto 15.2 milioni di voti; quello del suo avversario, il People Democratic Party, si è fermato a 11.3 milioni. Atiku però contesta il risultato e parla di brogli.
Laddove l’APC ha perso negli scrutini per le elezioni dei parlamentari, Buhari invece risulta sempre primo per quelli presidenziali. Raccoglie il 70 percento circa di voti quasi ovunque, come in Ondo State. Addirittura batte il suo avversario nel suo Stato, Adamawa State. Olegusun Obasanjo, di cui Atiku era vicepresidente, lì aveva ottenuto una schiacciante maggioranza.
Nel martoriato Borno State, dove da decenni imperversa il gruppo terroristico Boko Haram, il partito del presidente uscente Buhari, ha vinto la sfida elettorale. Nello Stato di Benue, che confina con Nassarawa, il candidato a governatore dell’ All Progressive Congress, è in testa. Stessa situazione negli Stati di Taraba e Kogi.
L’avversario Atiku Abubakar, dal canto suo, ha strappato qualche Stato governato da APC, come Edo State. Tiene in altri Stati come Akwa Ibom, Ebonyi, Cross-Rivers.
I risultati definitivi per le presidenziali sono arrivati nella notte: lo scrutinio dei voti in Nigeria è più macchinoso, problematico e lento rispetto a come si è abituati in Europa o negli Stati Uniti.
Uno dei commissari dell’ INEC (Independent National Electoral Commission), Festus Okoye, ha ammesso (non potendo fare altrimenti) i ritardi incontrati nella consegna dei materiali di voto in più Stati come Lagos, Anambra, e Rivers tra gli altri. Nonché la distruzione degli stessi materiali di voto in diversi seggi dal nord al sud del Paese.
Ciò significa sostanzialmente che migliaia di nigeriani non hanno potuto votare.
Un dato statistico indica addirittura in undici milioni i votanti che non hanno potuto esercitare il loro diritto. Forse per incompetenza, forse per negligenza ma non si può escludere che ci sia anche uno zampino di corruttela. E’ accaduto anche che i lettori delle smart card (necessarie per avvedere alla votazione elettronica) abbiano subito dei guasti.
In aggiunta ci sono stati episodi di violenza che hanno causato al meno trentanove morti e molti feriti, come di consueto accade, ormai, in Nigeria nel periodo delle elezioni politiche.
Blessing Akele
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