Yaoundé, 2 febbraio 2019
In Camerun la dittatura non riesce ad imbavagliare gli oppositori, e per farli tacere usa i mezzi forti e li sbatte in galera. L’ultimo in ordine di tempo finito dietro le sbarre è Maurice Kamto, leader di MRC, arrivato secondo alla tornata elettorale dell’ottobre scorso, con il 14,2 per cento delle preferenze.
Lunedì Kamto è stato arrestato dopo una manifestazione non autorizzata del suo partito. Ora è sotto inchiesta per insurrezione, istigazione alla ribellione e altre accuse. La lista dei crimini che gli vengono imputati è lunga, ha fatto sapere uno dei suoi quindici avvocati. Insieme a Kamto, ex ministro della Giustizia, sono state fermate altre duecento persone; anche loro sono state incriminate per gli stessi reati del leader dell’opposizione, attualmente detenuto presso il gruppo Operazoni speciali, unità d’élite della polizia camerunense. Il Movimento per la Rinascita del Camerun (MRC), ha deciso di annullare le manifestazioni, programmate per oggi in diverse parti del Paese.
Infatti anche la dimostrazione che era prevista a Yaoundé, la capitale del Camerun, non è stata autorizzata dal prefetto della regione per questioni di ordine pubblico.
L’organizzazione politica aveva indetto diverse marce di protesta dopo le elezioni presidenziali, di ottobre, vinte, come ci si aspettava, da Paul Biya, che occupa l’ambita poltrona dal 1982 ed è ora al suo settimo mandato.
MRC è anche accusato di aver organizzato diverse manifestazioni davanti ad alcune rappresentanze diplomatiche camerunensi all’estero, saccheggiate e malridotte da alcuni dimostranti. Kamto nega di essere il mandante di questi atti vandalici e il raggruppamento politico smentisce categoricamente qualsiasi coinvolgimento e di aver indetto proteste fuori dal Camerun.
Intanto si moltiplicano gli appelli per la liberazione del leader e degli altri arrestati insieme a lui, tra loro anche due giornalisti, incaricati di seguire la dimostrazione.
Secondo i suoi avvocati, Kamto sarebbe sereno e tranquillo, malgrado la detenzione e pone massima fiducia nella giustizia del suo Paese.
Africa ExPress
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