AFRICA

Immaginari migratori, un libro per capire perché l’Africa si muove verso l’Europa

Speciale per Africa ExPress
Sandro Pintus
Firenze, 16 novembre 2018

Un volume che tratta del “Pianeta migrante” – e ad esso è dedicato – perché tutti siamo, o siamo stati migranti. Migrazioni interne dal Sud al Nord del nostro Paese, magari con la valigia di cartone,  e dall’Italia al Nord Europa, alle Americhe o nella lontana Australia.

Eppure, nonostante le innumerevoli migrazioni dei nostri nonni, genitori o dei nostri figli laureati, i “cervelli in fuga”, negli ultimi anni la grande e democratica vecchia Europa è andata crisi a causa dei movimenti migratori africani.

“Immaginari migratori” (Franco Angeli editore) è un volume a cura di due geografi, Angelo Turco e Laye Camara, scritto a più mani in uscita il 28 novembre. Ci aiuta a capire perché il popolo africano si sposta, quali sono le sue motivazioni, quale linguaggio utilizza la “Fortezza Europa” per difendere i propri confini e tanto altro.

Angelo Turco è professore ordinario di Geografia umana all’Università IULM e presidente della Fondazione IULM. Invece Laye Camara, guineano, dottorato preso in Italia, insegna discipline geografiche all’Università IULM e collabora con UE, FAO e Banca Mondiale.

Grazie al contributo di altri cinque autori tra i quali antropologi e sociologi, “Immaginari migratori” ci offre un utile strumento per capire e vedere più chiaramente vari punti di vista sul fenomeno della migrazione e della cultura africana.

La copertina del libro Immaginari migratori a cura di Angelo Turco e Laye Camara, editore Franco Angeli

L’ignoranza sul grande continente africano, il linguaggio utilizzato sui migranti e le migrazioni negli ultimi anni sta spaventando l’Europa e fa crescere razzismo e xenofobia. L’esempio chiaro dell’ignoranza che alimenta le paure sono le posizioni dei Paesi del Gruppo di Visegrad che stanno contagiando molte nazioni dell’Unione Europea.

Il libro, 340 pagine, apre con il “ritratto di famiglia” di Turco, migranti come milioni di famiglie italiane e europee. Ai primi del ‘900 la raccolta dei soldi del nonno Angelo (ciò che fanno i migranti africani per arrivare in Europa) per il bastimento che lo ha portato in America e dove l’autore ha trovato le sue tracce a Ellis Island.

L’emigrazione dei parenti a Napoli, Roma, Firenze, Milano e dello zio Francesco negli anni Trenta in USA, forse in New Jersey. Poi i giovani nella guerra d’Africa contro Menelik e, alla morte del padre, il viaggio della sua famiglia dallo zio a Milano. Termina il “ritratto” con sua moglie, francese nata a Tunisi da genitori spagnoli e le sue due figlie che hanno doppia nazionalità.

Un “frammento del Pianeta migrante”, naturale in tutti gli esseri umani che sempre, per le ragioni più diverse, si sono mossi senza distinzione di età, etnia, sesso e censo. E continueranno a farlo.

Il volume si articola in quattro parti e dodici capitoli – alcuni dei quali in francese. Trattano argomenti che vanno dalla cultura e costruzione degli immaginari alle pratiche della mobilità in Senegal e Guinea; dalle pratiche religiose della migrazione in Africa sub-sahariana alla metafora militare sulle migrazioni usata in Europa; dalla rappresentazione mediatica alla comunicazione politica.

Il saggio, ricco di dati,  conclude con un’analisi del “caso Toni Iwobi”, l’immigrato nigeriano eletto senatore nel marzo scorso tra le fila della Lega; gli appunti sulle politiche che riguardano la migrazione; l’integrazione come transizione sociale e la cooperazione migratoria dove i Paesi del Nord si interfacciano con quelli del Sud.

Secondo gli autori questo tipo di cooperazione, che deve essere necessariamente a lungo termine, dovrebbe coinvolgere l’Europa nella sua interezza, visti costi che singolarmente nessuno Stato può permettersi. Una spesa calcolata in circa 200 miliardi di euro in dieci anni ma un grande investimento per il futuro di Europa e Africa.

Un libro utile a geografi, etnologi, sociologi, economisti e ong
ma soprattutto a politici di professione.

Vedi anche:
Intervista agli autori
https://www.africa-express.info/2018/11/19/migranti-perche-rimandiamoli-a-casa-loro-non-puo-funzionare/

Sandro Pintus
sandro.p@catpress.com
twitter: @sand_pin

Immaginari migratori” a cura di Angelo Turco e Laye Camara
Franco Angeli editore, 344 pagg., €39

 

Sandro Pintus

Giornalista dal 1979, ha iniziato l'attività con Paese Sera. Negli anni '80/'90 in Africa Australe con base in Mozambico e in seguito in Australia e in missioni in Medio Oriente e Balcani. Ha lavorato per varie ong, collaborato con La Repubblica, La Nazione, L'Universo, L'Unione Sarda e altre testate, agenzie e vari uffici stampa. Ha collaborato anche con UNHCR, FAO, WFP e OMS-Hedip.

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