ERITREA

DOSSIER/Inferno Eritrea, diciassette anni fa cominciava la più dura repressione del mondo

Africa ExPress
18 settembre 2018

Il 18 settembre 2001 con l’arresto di 15 dirigenti del Fronte di liberazione, cominciava la dura repressione in Eritrea. Anche oggi che si è raggiunta una pace precaria con l’arcinemico Etiopia, l’ex colonia italiana continua a essere governata con il pugno di ferro da una dittatura guidata da Isaias Afeworki, al potere dal 1991.

Il dittatore, che era stato acclamato come combattente per la libertà,  appena salito al potere si è trasformato in feroce dittatore, ingannando quanti, anche all’estero, avevano creduto in lui. Soprattutto i suoi amici, finiti in carcere quel 18 settembre 2001 e da allora scomparsi senza lasciare traccia.

Ecco i nomi dei 15 leader del Peaople’s for Democracy and Justice (il nuovo nome del Fronte Popolare di Liberazione dell’Eritrea) arrestati quel giorno e d’allora scomparsi:

  • Petros Solomon (ministro della Pesca e prima degli Esteri e capo dell’intelligence
  • Mohammed Ahmed Sherifo (ministro degli Interni
  • Haile Woldetensae “Duro” (ministro egli Esteri)
  • Mesfin Hagos (ha ritirato la firma dal documento e si è salvato)
  • Ogbe Abraha (capo di Stato maggiore dell’esercito)
  • Hamid Himid (capo del dipartimento politico del ministero degli Esteri)
  • Saleh Idris Kekya (vice minitsro degli Esteri)
  • Estifanos Seyoum (brigadiere generale dell’esercito)
  • Berhane Ghebrezgabiher
  • Aster Fesehazion (direttore ministero del Lavoro)
  • Mohammed Berhan Blata
  • Germano Nati (morto nel 2008, capo degli affari sociali)
  • Beraki Gebreselassie (ministro dell’Informazione)
  • Adhanom Ghebremariam
  • Mahamoud Ahmed

In Eritrea la vita è invivibile ed è per questo che i giovani scappano in cerca di un futuro in Europa.

Africa ExPress oggi ricorda al mondo questo tragico anniversario con uno speciale di diversi articoli. Questo l’elenco:

1 – Eritrea, la faccia nazionalista del regime comincia dal prefisso telefonico (editoriale di Massimo A. Alberizzi)

2 – Una data che ha cambiato la storia di una nazione: comincia l’esodo dei migranti (di Pier Mario Puliti)

3 – Eritrea Ethiopia peace process must involve the people – We must speak out (by Saba Makeda)

4 – Petros Solomon, mio zio, rispettato e amato ma nessuno ha reagito alla sua detenzione (di Noel Joseph)

5 – Pugno di ferro del dittatore: Petros leader buono e carismatico, da 17 anni galera (di Dania Avallone)

6 – September 18 – The day the light was turned off in Eritrea (by Noel Joseph)

7 – Arrestato ad Asmara l’ex ministro dell’Economia Berhane Abrehe

8 – Nuovo trattato di pace tra Etiopia ed Eritrea firmato in Arabia Saudita (di Cornelia I. Toelgyes) 

9 – The letter that triggered the revenge and repression of the Eritrean dictator

maxalb

Corrispondente dall'Africa, dove ho visitato quasi tutti i Paesi

Recent Posts

Libertà di stampa in Lesotho: giornalista minacciato di morte per inchiesta esplosiva sulla corruzione

Speciale per Africa ExPress Sandro Pintus 29 aprile 2024 In Lesotho, piccolo reame africano, enclave…

54 minuti ago

La giunta militare del Burkina Faso non accetta critiche: BBC e Voice of America sospesi per due settimane

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 26 aprile 2024 Il regime militare burkinabé ha…

1 giorno ago

Epidemia di vaiolo delle scimmie esplode in Congo Brazzaville

Africa ExPress 25 aprile 2024 La Repubblica del Congo ha denunciato un'epidemia di mpox, il…

2 giorni ago

Fame e guerra spingono gli etiopi alla fuga: nuovo naufragio a largo di Gibuti

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 23 aprile 2024 Nuovo naufragio a largo di…

4 giorni ago

Padre Zanotelli accusa: “Vogliono togliere controlli e trasparenza al mercato delle armi”

Speciale per Africa ExPress Marina Piccone 22 Aprile 2024 “Il nodo centrale è l’eliminazione del…

5 giorni ago

Alla maratona di Londra i re sono gli atleti keniani

Dal Nostro Corrispondente Sportivo Costantino Muscau 21 aprile 2024 Buckingham Palace sarà pure la residenza…

6 giorni ago