AFRICA

La Gran Bretagna nomina in Mozambico il suo primo ambasciatore donna di colore

Dal Nostro Corrispondente
Franco Nofori
Mombasa, 24 marzo 2018

Per la prima volta, nella sua storia centenaria, il leone britannico affida una propria rappresentanza estera a una donna di colore, NneNne Iwuji-Eme, di origine nigeriana, che dal prossimo luglio è stata nominata ambasciatore di Sua Maestà Britannica a Maputo, in Mozambico, dove sostituirà l’ambasciatore uscente, Joanna Kuenssberg che ha ricoperto la carica fin dal 2014

La signora Iwuji-Eme ha speso sedici anni della propria carriera come alto funzionario presso il ministero degli Esteri britannico facendosi apprezzare per le capacità e il dinamismo. “Spero che questa mia nomina, di cui sono molto onorata – ha detto alla stampa – serva a spronare altri giovani talenti che, senza riguardo alla razza di appartenenza, perseguano le loro legittime ambizioni all’interno dello stesso dicastero da cui provengo”.

Il nuovo ambasciatore britannico in Mozambico NneNne Iwuji-Eme

La nomina ha suscitato grande entusiasmo sia in Mozambico che in Nigeria perché dimostra che l’Africa, se vuole e si impegna, ha la forza e gli strumenti per ambire agli stessi traguardi perseguiti nel resto del mondo. Possibilità, questa, confermata dallo stesso ministro degli esteri britannico, Boris Johnson, che ha detto: “Non ho dubbi che Iwuji-Eme possieda la lungimiranza, l’esperienza e l’energia, per meritare ampiamente l’incarico che le è stato affidato”.

Boris Johnson ha anche aggiunto che: “le grandi diversità etniche del popolo britannico sono un prezioso valore aggiunto e ciò rende perciò imperativo che il governo di Sua Maestà ne tenga conto nello sviluppare i sui progetti a medio e lungo termine, soprattutto in Africa, dove vi è un’economia in forte crescita e dove Iwuji-Eme può certamente facilitare il nostro assetto post-brexit”.

L’attuale composizione del Foreign Office (il ministero degli Esteri britannico) vede il 32 per cento di donne che ricoprono incarichi diplomatici. Una percentuale, forse, ancora troppo bassa, ma occorre rilevare che dal 2008 a oggi, vi è stato un incremento di questo dato pari al 200 per cento, mentre altre minoranze etniche, pur se composte da cittadini del Regno Unito, sono presenti per il 13,4 per cento del totale.

Franco Nofori
franco.kronos1@gmail.com
@Franco.Kronos1

Redazione Africa ExPress

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