Il Qatar si ritira dal confine Gibuti-Eritrea e Asmara occupa i territori contesi

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Il ministro della Difesa del Qatar, Khalid Al Attiyah e uomini delle truppe al confine eritreo-gibutiano

Cornelia I. Toelgyes Rov 100Speciale per Africa ExPress
Cornelia I. Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 18 giugno 2017

Appena il Qatar ha ritirato le sue truppe un paio di giorni fa dal confine tra l’Eritrea e Gibuti, sono ricominciati i guai tra i due Stati del Corno d’Africa. Questa mattina il governo di Gibuti ha accusato Asmara di aver nuovamente occupato i territori contesi: le montagne di Dumeira e l’isola di Dumeira.

Il ministro degli esteri gibutiano, Mahamoud Ali Youssouf, ha dichiarato che l’esercito è già in stato di allerta e che immediatamente dopo la partenza del corpo di pace del Qatar, sono stati avvertiti strani movimenti nelle montagne di Dumeira. Ali Youssouf ha specificato: “Ora sia le montagne che l’isola sono sotto il totale controllo dell’Eritrea. Abbiamo informato l’Unione Africana (UA) e l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), perché tale fatto rappresenta una violazione della risoluzione dell’ONU.

Il ministro della Difesa del Qatar, Khalid Al Attiyah e uomini delle truppe al confine eritreo-gibutiano
Il ministro della Difesa del Qatar, Khalid Al Attiyah e uomini delle truppe al confine eritreo-gibutiano

I primi di giugno del 2008 erano scoppiati gravi scontri tra le forze armate di Gibuti e quelle eritree, lungo un’area di confine contesa tra i due Paesi del Corno d’Africa. Durante il breve conflitto ci furono morti, feriti e prigionieri da entrambe le parti.

Con la risoluzione 1862 del 14 gennaio 2009, il Consiglio di Sicurezza ha invitato i due Paesi, l’ex colonia francese e l’ex italiana, a risolvere la questione pacificamente e chiesto il ritiro delle truppe dai confini entro cinque settimane dalla risoluzione.

Nel 2010 Gibuti ed Asmara hanno siglato un accordo di pace, grazie alla mediazione del Qatar, che aveva inviato le sue truppe per sorvegliare i confini tra i due Paesi.

Ma mercoledì scorso il Qatar ha annunciato il ritiro dei suoi uomini dal confine tra i due Stati del Corno d’Africa, sospendendo così il suo ruolo di mediatore. La decisione è stata presa perché il 7 giugno Gibuti aveva fatto sapere in un comunicato di aver ridotto le relazioni diplomatiche con Doha, in quanto solidale con l’Arabia Saudita e i suoi alleati. Anche l’Eritrea, concorde con l’Arabia Saudita e i suoi alleati, avrebbe allentato i rapporti con il Qatar; il quotidiano online “Sudan Tribune”, in un articolo del 14 giugno sostiene addirittura che Asmara abbia proprio interrotto i rapporti diplomaci con Doha da martedì scorso, perché accusata dai Paesi del Golfo – esclusi Kuwait e Oman – di sostenere il terrorismo.

Sabato mattina Moussa Faki, il presidente della Commissione dell’Unione Africana (http://www.africa-express.info/2017/02/01/il-ciadiano-moussa-faki-mahamat-nuovo-presidente-della-commissione-dellunione-africana/), ha fatto sapere che l’UA è in contatto con le autorità di Gibuti e di Asmara ed è in procinto di inviare una missione conoscitiva ai confini dei due Paesi. Faki ha sottolineato che lunedì prossimo la nuova crisi sarà anche sottoposta al vaglio del Consiglio di Sicurezza dell’ONU a porte chiuse.    

Sta di fatto che il ritiro delle truppe qatariane ha reso nuovamente esplosiva e preoccupante la situazione al confine tra i due piccoli Stati del Corno d’Africa.

Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
@cotoelgyes

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