Attività mineraria della società ACACIA in Tanzania
Africa ExPress
Dodoma, 25 maggio 2017
Il presidente della Tanzania, John Magufuli, ha silurato il ministro delle attività minerarie e Sospeter Muhongo e l’amministratore delegato dell’Agenzia statale di vigilanza e controllo delle attività minerarie (TMAA) e accusa società del settore estrattivo di evasioni fiscali per esportazioni non dichiarate. Ovviamente i responsabili negano qualsiasi coinvolgimento.
Magufuli ha spiegato durante un suo intervento all’emittente televisiva di Stato, che da un rapporto investigativo si evince che la società ACACIA Mining, ha dichiarato correttamente la presenza di oro, rame e argento nella sua distinta delle esportazioni, omettendo però nella distinta di consegna altri minerali preziosi.
Il comitato che ha svolto le indagini sull’esportazione di minerali ha rilevato che in diversi container non erano stati dichiarati minerali come zolfo, ferro, iridio, titanio e zinco. Inoltre è stata scoperta una fatturazione non corretta dell’effettivo quantitativo di oro, rame e argento contenuta nei container. Il rapporto evidenzia che sono stati dichiarati solamente 1,1 tonnellate di oro, mentre ne conteneva quindici tonnellate.
ACACIA respinge le accuse e afferma la propria correttezza nelle dichiarazioni commerciale e di aver sempre versato le royality e tasse sul materiale estratto. Dopo l’annuncio del presidente tanzaniano, le azioni della società hanno subito una forte caduta. Il maggior azionista dell’industria mineraria in questione è la Barrick Gold. ACACIA ha la licenza per estrarre oro in tre miniere, che producono anche rame, in Tanzania, ma effettua attività di esplorazione anche in altri Paesi africani.
Il presidente accusa la TMAA di aver omesso di effettuare i dovuti controlli sulla società e le relative esportazioni. Magafuli ha inoltre sottolineato che ha molta stima per il ministro Muhongo, che è anche un suo amico e proprio per questo chiede le sue dimissioni immediate, visto e considerato che dopo aver letto il rapporto investigativo sono stati messi sotto sequestro ben duecentocinquanta container.
Il settore minerario rappresenta il quattro per cento del prodotto interno lordo del Paese.
Magufuli non perdona nessuno quando si tratta di mancata vigilanza o imbrogli. Poche settimane fa ha licenziato con effetto immediato quasi diecimila dipendenti pubblici, perché non in possesso dei requisiti richiesti per svolgere il loro ruolo. (http://www.africa-express.info/2017/05/01/il-presidente-della-tanzania-silura-9900-dipendenti-pubblici-con-diplomi-falsi-o-inesistenti/).
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