Tutto il Senegal difende Diack dall’accusa di corruzione

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Dakar, vista aerea
Dakar, vista aerea

Dal Nostro Corrispondente Sportivo
Costantino Muscau
Milano, 6 dicembre 2015

La prima a schierarsi in sua difesa è stata, ovviamente, la famiglia. Il fratello Asma Demba, 80 anni, a un giornalista di Radio France International  ha dichiarato, mostrando le foto ingiallite sulle pareti e le coppe su una credenza conquistate dal campione che fu: “Il suo motto era: spirito sano nel corpo sano.

Queste le qualità che gli sono state inculcate da piccolo. Lo conosciamo bene, conosciamo i suoi principi, per questo siamo tutti sereni. Non è uno che si sporca con la corruzione”. E il nipote Ibrahima ha aggiunto: “Qui in Senegal, mio zio è una persona rispettabilissima, un esempio unico. Forse non è stato attento a scegliersi i collaboratori, ma lui è proprio per bene”.

Sebastian Coe, il suo successore da agosto e suo vice per 8 anni, ora pieno di rabbia, in tempi non sospetti aveva dichiarato: “E’ mio e nostro padre spirituale. Grazie Lamine, per il tuo aiuto, generosità, guida e soprattutto amicizia che io conserverò come un tesoro”. Compatte le istituzioni sportive e la stampa senegalesi nel sostenere sia la presunzione di innocenza del “Presì” (“Indagato non significa colpevole”) sia il fatto che non è da escludere un accanimento giudiziario nei suoi confronti perché africano. “Come mai altrettanto rigore non è stato usato in Francia verso Michel Platini sospettato pure lui di corruzione nel mondo calcistico e verso Blatter?”

Dakar, vista aerea
Dakar, vista aerea

Quanto al governo senegalese, appoggia senza esitazione l’illustre indagato, una sorta di monumento nazionale. Per il ministro dello Sport, Matar Ba, “Lamine Diack è un uomo di valore che ha servito l’atletica mondiale. Tutta la nazione gli è vicino. Ci dispiace che sia stato tirato in ballo in questo affaire. I senegalesi si mobilitino per sostenere il loro compatriota che ha servito il Paese”. E il ministro degli Esteri, Mankeur Ndiaye, ha dichiarato: “Lamin Diack può contare sul sostegno del Senegal, oggi e domani. Il presidente della Repubblica in persona sta seguendo il caso e ha dato istruzioni all’ambasciatore e al console generale senegalesi in Francia di fornire a Lamine Diack tutta l’assistenza necessaria”.

Non c’è dubbio, comunque, che la pensione per il grande vecchio non sarà così serena come sognava. La festa è finita e non per modo di dire. L’Associazione internazionale delle Federazioni di Atletica ha annullato la serata di gala del 28 novembre a Montecarlo. L’evento dal 1988 premia i migliori atleti dell’anno. Sebastian Coe ha spiegato la decisione: “Vista la nube che incombe sulla nostra associazione, per la famiglia dell’atletica questo non è di certo il momento di unirsi nella celebrazione del nostro sport”. Se per l’atletica mondiale il momento è nero, per l’Africa e il Senegal è nerissimo.

Costantino Muscau
c.muscau@alice.it

Crediti foto:
Veduta aerea di Dakar
Dakar Roofs – Beach & Ocean (5651584098)” by Jeff Attaway from Abuja, Nigeria – Dakar Roofs – Beach & Ocean Uploaded by AlbertHerring. Licensed under CC BY 2.0 via Commons.

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