Speciale per Africa ExPress
Sandro Pintus
Firenze, 2 settembre 2015
L’accusa di diffamazione all’ex presidente della Repubblica Armando Guebuza è stata confermata. Il giudice ha dichiarato colpevoli l’accademico mozambicano Carlos Nuno Castel-Branco e i giornalisti Fernando Veloso, direttore di “Canal de Mocambique”, e Fernando Mbanze, direttore di “MediaFax”. (http://www.africa-express.info/2015/07/29/mozambico-chi-critica-il-presidente-rischia-la-galera-alla-faccia-della-costituzione/)
Nel novembre 2013 Castel-Branco, prestigioso economista e docente all’Università “Eduardo Mondlane” di Maputo pubblicò sulla sua pagina Facebook una forte critica all’allora presidente Guebuza smontando la sua politica economica e accusandolo di alimentare il settore privato a scapito del servizio pubblico. Lo accusò anche di restringere lo spazio politico per aumentare il controllo dei media a vantaggio delle élite politiche del Paese e ne chiese le dimissioni.
Veloso e Mbanze ripresero il post e lo pubblicarono sui rispettivi giornali e anche loro, secondo il giudice, sono colpevoli – e quindi dichiarati tali, perché diffamare il presidente della repubblica è considerato un attentato alla sicurezza dello Stato.
Dopo una petizione a favore dei tre accusati ( https://www.amnestyusa.org/get-involved/take-action-now/mozambique-drop-all-charges-against-carlos-nuno-castel-branco-and-fernando-mbanze-ua-16215 ), Amnesty International accusa il governo mozambicano di utilizzare il processo come tattica per soffocare le voci di dissenso.
Intanto nel Paese africano si muove anche la società civile che ha dato vita “Vozes não silenciadas” https://www.facebook.com/vozesnaosilenciadas/ (Nessuna voce sotto silenzio) un movimento di solidarietà a Castel-Branco, Fernando Mbanze e Fernando Veloso.
“La Costituzione, all’articolo 73, dà il diritto di partecipazione politica ai cittadini e questa partecipazione implica il diritto di critica e di opinione politica – sostiene il movimento nella sua pagina Facebook -. La libertà di parola non può servire solo per lodare ed esaltare ciò che fanno le istituzioni politiche. Questo diritto comprende anche la critica e l’opposizione al potere. Considerare la libertà di parola come un crimine contro la sicurezza dello Stato è un’esagerazione che va oltre lo scopo finale dei principi sanciti dalla Costituzione”. Chissà se l’ex presidente gradisce queste parole.
La sentenza a Castel-Branco, Mbanze e Veloso sarà emessa entro la fine di settembre.
Sandro Pintus
sandro.p@catpress.com
twitter: @sand_pin
Nella foto in alto Carlos Nuno Castel-Branco, in basso la pagina Facebook aperta per sostenere i tre accusati di diffamazione
Africa ExPress 1° maggio 2024 L’Africa orientale è nella morsa di El Nino e ha…
EDITORIALE Federica Iezzi 30 aprile 2024 Dal Ruanda alla Palestina, da un genocidio all'altro, quali…
Speciale per Africa ExPress Antonio Mazzeo 29 aprile 2024 Sarà consegnato entro la fine del…
Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 28 aprile 2024 E’ giallo sui militari arrivati…
Speciale per Africa ExPress Sandro Pintus 29 aprile 2024 In Lesotho, piccolo reame africano, enclave…
Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 26 aprile 2024 Il regime militare burkinabé ha…