Zuffe e scontri tra migranti etiopi ed eritrei nel centro accoglienza di Calais

Nostro Servizio Particolare
Cornelia I. Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 22 ottobre 2014

A Calais si continua a morire. Una ragazzina etiope di soli 16 anni è stata investita da un camion mentre cercava di attraversare l’autostrada A 16 all’altezza di Marck, vicino Calais. L’incidente è avvenuto durante la notte tra lunedì e martedì. Per ora la giovane è senza nome. Non sappiamo nulla di lei. Forse è una dei tanti minori non accompagnati che approdano giornalmente sulle nostre coste e che è riuscita a fuggire ai controlli in Italia. Nessuno si è preso cura di lei.

La maggior parte dei giornali in rete parla della sua morte solo marginalmente. Era un’immigrata, illegale per giunta, per i francesi, i britannici, per il mondo intero.

Ciò che fa notizia sono gli scontri tra gruppi di migranti. Guerra tra disperati che cercano una vita migliore, o meglio, che vogliono continuare a vivere. Il loro sogno si chiama Inghilterra e si è pronti a tutto per poterlo realizzare. Quanta sofferenza dietro quel sogno, così gelosamente custodito in quella busta di plastica insieme ai ricordi, agli affetti.

Il responsabile per la sicurezza pubblica di Calais, Thierry Alonso, ha riferito all’Agence France Presse: “Gli scontri tra eritrei ed etiopi sono ripresi lunedì notte, dopo una pausa di una quindicina di giorni. I giovani migranti, più o meno duecento, brandivano bastoni. Martedì mattina regnava la calma, ma verso l’ora di pranzo le zuffe sono riprese, sfociate in una vera e propria battaglia nel pomeriggio”.

Gilles Debove, portavoce della polizia, ha dichiarato: “Durante la notte gli scontri si sono protratti per oltre sei ore. Una decina i feriti, che sono stati accompagnati in ospedale per essere medicati”.

Mentre Alonso non si spiega il perché di queste rivalità, Youri, un giovane dell’organizzazione No Border che assiste i migranti a Calais precisa ai reporter: “Sono distrutti, nervosi, un po’ per le pressioni continue della polizia, la fame, le pessime condizioni di vita qui”.

Alle 16.30 una decina di migranti hanno cercato di prendere d’assalto i mezzi pesanti, parcheggiati al porto, cercando di trovare un “passaggio” oltremanica.

Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
twitter: @cotoelgyes

 

Sulla spiaggia di Calais dove Robiel rincorreva il suo sogno, un traghetto per l’Inghilterra, ma è annegato
http://www.africa-express.info/2013/11/19/sulla-spiaggia-di-calais-dove-robiel-rincorreva-il-suo-sogno-un-traghetto-per-linghilterra-ma-e-annegato/

Un anno fa Robiel annegava a Calais, sono tanti i migranti che rischiano la stessa sorte
http://www.africa-express.info/2014/10/10/un-anno-fa-robiel-annegava-calais-sono-tanti-migranti-che-rischiano-la-stessa-sorte/

Storia di Robiel, morto annegato, scappato dall’Eritrea con un sacchetto di plastica pieno di sogni http://www.africa-express.info/2013/11/09/storia-di-robiel-morto-annegato-scappato-dalleritrea-con-un-sacchetto-di-plastica-pieno-di-sogni/

Accordo franco-britannico per combattere l’immigrazione illegale attraverso la Manica
http://www.africa-express.info/2014/09/24/accordo-franco-britannico-per-combattere-limmigrazione-illegale-attraverso-la-manica/

 

maxalb

Corrispondente dall'Africa, dove ho visitato quasi tutti i Paesi

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