Nostro Servizio Particolare
Cornelia I. Toelgyes
26 Maggio 2014
Uccisi brutalmente e mutilati i corpi di tre giovani musulmani di Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana. Un portavoce della comunità musulmana afferma che i cadaveri erano privi degli organi genitali e del cuore. I giovani abitavano quasi tutti nel quartiere PK5, alla periferia della capitale. I loro corpi sono stati portati nella moschea del quartiere. La tensione è alta. Altri giovani residenti hanno barricato le strade del PK5. Si teme una vendetta e quindi nuovi dolori, lacrime e sangue, in una spirale di violenza che non accenna a finire.
“Stavano andando a una partita di calcio – racconta Sebastian Wenezoui, un coordinatore degli anti-balaka, le milizie cristiane ,all’agenzia Reuters – che si doveva disputare tra le due fazioni opposte, cioè giovani filo- séléka (musulmani) e anti-balaka (per lo più, appunto, cristiani), proprio per riavvicinarli, per lasciare da parte odio e violenza, un modo per iniziare a ricostruire la pace. Durante questo incidente sono stati rapiti anche dieci ragazzi da una fazione di un gruppo vicino, i Boy-Rabe. Non sappiamo dove siano finiti”. Poi aggiunge: “Condanniamo fortemente queste violenze; noi stiamo lavorando per la pace, mentre altri continuano ad uccidere”.
E i caschi blu, quasi dodicimila uomini, promessi da Ban-Ki Moon, segretario generale dell’ ONU, arriveranno solamente a metà settembre, se non più tardi. Raggiungeranno i già duemila militari francesi della Missione Sangria e quelli del contingente MISCA (truppe dell’Unione Africana già presente con seimila soldati). I soldati del Ciad, ottocentocinquanta uomini, hanno dovuto lasciare il paese un mese fa, perché accusati di aver usato la popolazione come scudi umani e di aver favorito platealmente la fazione Séléka. Proprio in questi giorni dovrebbero giungere, invece, gli ottocento uomini della EUFOR RCA (corpo di pace della comunità europea) .
Costruire la pace non è facile. Richiede un lungo e duro lavoro quotidiano e soprattutto volontà dalle parti in causa.
Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
twitter @cotoelgyes
Africa ExPress Milano, 3 dicembre 2025 Sabato e domenica prossime 6 e 7 dicembre a…
Speciale per Africa ExPress Cornelia Toelgyes 1° dicembre 2025 Il primo ministro togolese, Faure Gnassingbé…
Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 30 novembre 2025 Basta file ai distributori di…
L'imam di Torino Mohamed Shahin aveva definito "resistenza" l'attacco del 7 ottobre. Troppo per…
Dal Nostro Redattore Difesa Antonio Mazzeo 28 novembre 2025 Nonostante gli screzi e le tensioni (più…
Africa ExPress Bissau 26 novembre 2025 Fino a poche ore fa non era chiaro se…