Forse il contagio di ebola viene dai pipistrelli: vietata in Guinea la loro vendita nei ristoranti

2
884

Nostro Servizio Particolare
Cornelia I. Toelgyes
26 marzo 2014
Vietata la vendita e il consumo di pipistrelli, una ghiottoneria in Guinea, dove nei ristoranti vengono serviti arrosto o in brodo. L’annuncio della messa al bando dei mammiferi è stato dato dal ministro alla Sanità, René Lamah. In un’intervista all’agenzia France Presse (AFP). Lamah ha dichiarato che alcune specie di pipistrelli, in particolare quello della frutta, comunemente noto come volpe volatile (Pteropodidae),  sarebbero portatori sani del micidiale virus ebola.

pipistrello Pteropus_poliocephalus_with_babyI pipistrelli sono considerati una prelibatezza in Guinea. Vengono venduti in chioschetti nei villaggi, che servono anche alcolici. Generalmente si cucinano in una minestra molto speziata, ma le loro carni vengono anche apprezzate affumicate o arrosto. Per arginare la diffusione del terribile microrganismo killer, gli amanti della carne dei pipistrelli dovranno rinunciare al loro piatto preferito.

Secondo un comunicato dell’Organizzazione mondiale della sanità, i morti accertati al 25 marzo, sarebbero 62, tra cui quattro infermieri. Altri casi sospetti sarebbero stati segnalati in Liberia e Sierra Leone.

Il ministro della Sanità della Sierra Leone conferma che ci sono indagini in corso su alcune morti sospette. Non nega che potrebbero essere in qualche modo legate a ebola. Il capo dello staff medico del ministero della sanità, Bima Kargbo ha dichiarato ai giornalisti di AFP, che si stanno analizzando i campioni di sangue delle persone entrate in contatto con chi  potrebbe essere morto a causa del virus. Tra loro un ragazzino di 14 anni, scomparso in un villaggio in Sierra Leone poco dopo il suo arrivo dal sud della Guinea.

In Liberia hanno perso la vita cinque persone che potrebbero aver contratto il virus. Pare che poco prima si fossero recate anch’esse nel sud della Guinea, ha fatto sapere il ministro alla sanità liberiano, Walter Gwenigale ai giornalisti .

L’organizzazione Medici senza Frontiere nel frattempo ha messo in quarantena alcune aree nel sud della Guinea per arginare la diffusione del male, che è difficilmente curabile. Occorre fare molta attenzione, usando molta prevenzione. Le informazioni sul filo virus (questa la corretta definizione degli scienziati) sono ancora scarse. Comunque è certo che si trasmette tra persone, probabilmente per contatto, oppure l’infezione colpisce mangiando carni contaminate. Quando nel 1995 e nel 2000 ci sono state epidemie in Congo-K e in Uganda, gli scienziati avevano ipotizzato che fossero le scimmie i portatori sani.  Ora si parla dei pipistrelli.

Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
twitter @cotoelgyes

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here