Categories: GUERRESUD SUDANSUDAN

Cominciano i colloqui tra i governativi e i ribelli ma in Sud Sudan la guerra continua

Massimo A. Alberizzi
1 gennaio 2014
I ribelli dell’ex vicepresidente sud sudanese Riek Machar Teny hanno ricatturato la strategica città di Bor, a duecento chilometri da Juba, mentre oggi sono arrivate ad Addis Abeba le delegazioni delle due fazioni in guerra. Il presidente dinka Salva Kiir Mayardit si è detto pronto a un cessate il fuoco immediato e a negoziare senza condizioni, mentre Riek, nuer, ha chiesto che siano liberati i detenuti politici arrestati subito dopo l’annuncio del colpo di Stato, il 15 dicembre scorso.

I colloqui dovrebbero cominciare da un momento all’altro nella capitale etiopica, ma la guerra continua in tutto il Paese. La battaglia per il controllo di Bor è stata vinta dagli uomini di Rieck Machar. Si combatte invece a Malakal, capitale dell’Upper Nile State, ridotta a una città fantasma. Gli scontri tra fazioni hanno provocato la fuga della popolazione. Abitazioni e negozi sono stati saccheggiati, parecchie case sventrate.

Il conflitto non è una pura questione etnica tra i dinka, del presidente Salva Kiir, e i nuer, del suo ex vice Rieck Machar. Si tratta invece di una lotta di potere all’interno dell’Sudan People’s Liberation Army, il partito al potere cui appartengono i due antagonisti. Che non sia una questione puramente tribale lo dimostra il fatto che capo della sua delegazione spedita nella capitale etiopica Riek Machar ha nominato Rebecca Nyandeng de Mabior, dinka, ex ministro delle strade del governo del Sud Sudan prima dell’indipendenza e vedova del padre ed eroe dell’indipendenza del Paese, John Garang de Mabior. Non solo, Rebecca è amica personale del presidente americano Barak Obama.

Le pressioni da parte dei leader regionali, degli Stati Uniti e delle Nazioni Unite per far smettere i combattimenti sono fortissime ma la guerra continua. A soffrire di più, come sempre in questi casi, è la popolazione civile. I campi delle Nazioni Unite si riempiono sempre di più di sfollati che cercano la protezione dei Caschi blu.

A nord intanto sta montando la pressione dell’esercito del Sudan che ha riconquistato alcune posizioni contese tra i due Paesi.

Massimo A. Alberizzi
massimo.alberizzi@gmail.com
twitter @malberizzi

maxalb

Corrispondente dall'Africa, dove ho visitato quasi tutti i Paesi

Recent Posts

Cade l’elicottero: a bordo il presidente iraniano Ebrahim Raisi

Speciale per Africa ExPress Farian Sabahi* 19 maggio 2024 Continuano le ricerche nella foresta di…

3 ore ago

Il Sudafrica si prepara alle elezioni nella profonda disillusione: il cambiamento è un miraggio lontano

Dalla Nostra Corrispondente Elena Gazzano Città del Capo, 18 maggio 2024 Nel cuore pulsante di…

1 giorno ago

La rabbia nera delle toghe nere tunisine dopo l’arresto di due colleghi

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 17 maggio 2024 Lo stato d’animo degli avvocati…

2 giorni ago

Tangentopoli genovese: Sansa (opposizione) “Toti dimettiti la Liguria deve avere un futuro”

Speciale per Africa ExPress  Alessandra Fava16 maggio 2024Ferruccio Sansa, consigliere regionale all’opposizione, è stato candidato alla…

3 giorni ago

Crimini contro l’umanità: condannato a 20 anni in Svizzera ex ministro del Gambia

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 15 maggio 2024 L’ex ministro degli Interni del…

4 giorni ago

Regime all’attacco in Tunisia: in 48 ore arrestati due avvocati dissidenti che difendevano gli immigranti subsahariani

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 14 maggio 2024 L’arresto di Sonia Dahmani, legale…

5 giorni ago