6 dicembre 2013
Se è nelle mani di una banda criminale e c’è qualcuno che paga, Marcello Rizzo, il cinquantacinquenne tecnico italiano sequestrato in Nigeria, sarà libero presto. Se invece a rapirlo è stato qualche banda politicamente motivata, i tempi saranno più lunghi. Nel primo caso, infatti, è abbastanza semplice reperire i soldi necessari. Più difficile il secondo caso, dove occorre dare garanzie politiche, che pi, alla fine si possono raccogliere in una richiesta: ridistribuire alla popolazione il denaro delle royalty del petrolio che oggi vanno a finire nelle tasche di poche famiglie.
Marcello Rizzo è product manager per la società siciliana di costruzioni Gitto, che sta costruendo uno ponte sul fiume Niger, tra le città Onitsha e Asaba. Il commando dei rapitori, otto, ha fermato la sua macchina in una strada vicino alla cava da cui viene preso il terriccio e i sassi necessari a costruire il ponte. I banditi erano armati di mitra e di machete.
afex
Speciale per Africa ExPress Antonio Mazzeo 29 aprile 2024 Sarà consegnato entro la fine del…
Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 28 aprile 2024 E’ giallo sui militari arrivati…
Speciale per Africa ExPress Sandro Pintus 29 aprile 2024 In Lesotho, piccolo reame africano, enclave…
Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 26 aprile 2024 Il regime militare burkinabé ha…
Africa ExPress 25 aprile 2024 La Repubblica del Congo ha denunciato un'epidemia di mpox, il…
Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 23 aprile 2024 Nuovo naufragio a largo di…