Categories: ANGOLA

Sciopero della fame in Angola di un ragazzino arrestato per la maglietta “Dos Santos è un dittatore”

Massimo A. Alberizzi
5 novembre 2013
Coccolato dagli occidentali, perché non lesina le concessioni per lo sfruttamento del petrolio e riceve in cambio consistenti tangenti, il regime angolano è uno dei più duri di tutta l’Africa. Qualche settimana fa il pugno di ferro del regime si è abbattuto su un ragazzino, reo di aver indossato una Tshirt con la scritta “Eduardo dos Santos è un dittatore”. Edoardo dos Santos effettivamente è l’odiato tiranno che governa il paese con il pugno di ferro dal 1979.

Nasce comunista e combattente per la libertà, sta finendo la sua vita da despota fascista e cleptocrate. Una parabola, purtroppo, comune a molti dittatori africani.

Due mesi fa la polizia ha arrestato un ragazzino, Manuel Chivonde Nito Alvesm che aveva stampato la maglietta incriminata. Ieri il suo avvocato ha annunciato che il giovane cliente ha cominciato uno sciopero della fame per protestare contro il trattamento, ingiusto e disumano cui è costretto in carcere.

Il ragazzo aveva fatto lui stesso e indossato la T-shirt in occasione di una dimostrazione contro il regime, organizzata in settembre e dispersa dalla polizia. Ormai a Luanda, la capitale dell’Angola, le manifestazioni contro la dittatura sono continue e la polizia carica ogni volta i dimostranti. Una polizia che difende il potere, e non d alcuna importanza alla richieste della popolazione che si possono sintetizzare in: diversa e più equa distribuzione delle ricchezze.

Gli angolani vivono con un reddito pro capite di 2 dollari al giorno ma l’elite dominante è ricca sfondata. In particolare Isabelle dos Santos, figlia del capo, è considerata la donna più ricca di tutta l’Africa.

L’Angola, ex colona portoghese, galleggia su un mare di petrolio ed è un bengodi per le compagnie petrolifere. La leadership è corrotta fino al midollo, come sempre nei paesi dove i minerali abbondano, e per i giornalisti è quasi impossibile ottenere un visto di ingresso. Evidentemente le autorità vogliono mantenere il segreto sulle attività del Paese e gli inconfessabili metodi di gestione del potere..

Massimo A. Alberizzi
massimo.alberizzi@gmail.com
twitter @malberizzi

Nelle foto: Eduardo dos Sandos e la figlia Isabelle

maxalb

Corrispondente dall'Africa, dove ho visitato quasi tutti i Paesi

Recent Posts

A Milano mercatino di Natale benefico a favore di una cooperativa agricola keniota

Africa ExPress Milano, 3 dicembre 2025 Sabato e domenica prossime 6 e 7 dicembre a…

2 giorni ago

Mosca alla conquista del Togo: al via nuova cooperazione militare

Speciale per Africa ExPress Cornelia Toelgyes 1° dicembre 2025 Il primo ministro togolese, Faure Gnassingbé…

2 giorni ago

Autobotti di carburante dal Niger in aiuto del Mali ridotto alla fame

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 30 novembre 2025 Basta file ai distributori di…

4 giorni ago

Tra farsa e tragedia un imam di Torino arrestato: libertà d’opinione a rischio anche in Italia

  L'imam di Torino Mohamed Shahin aveva definito "resistenza" l'attacco del 7 ottobre. Troppo per…

6 giorni ago

Alla faccia di Giulio Regeni, si rafforza la collaborazione militare Italia – Egitto

Dal Nostro Redattore Difesa Antonio Mazzeo  28 novembre 2025 Nonostante gli screzi e le tensioni (più…

6 giorni ago

Colpo di Stato in Guinea Bissau: militari al potere

Africa ExPress Bissau 26 novembre 2025 Fino a poche ore fa non era chiaro se…

1 settimana ago