Categories: CAMERUN

Dopo due mesi liberata la famiglia francese (quattro bambini) rapita in Camerun

Dopo esattamente due mesi la famiglia francese rapita nel nord del Camerun dai terroristi di Boko Haram è stata liberata ieri. L’ha annunciato il presidente camerunese Paul Biya, aggiungendo che i sette Moulin-Fournier (tra cui quattro bambini) sono in buone condizioni e stanno bene. Sono già stati riportati in Francia, dopo una breve sosta all’ambasciata francese di Yaoundé. Da Parigi è venuto a prenderli in Camerun il ministro degli affari esteri, Laurent Fabius.

[embedplusvideo height=”322″ width=”375″ standard=”http://www.youtube.com/v/G-KjPXq-qH8?fs=1″ vars=”ytid=G-KjPXq-qH8&width=250&height=215&start=&stop=&rs=w&hd=0&autoplay=0&react=1&chapters=&notes=” id=”ep3010″ /]

Il presidente francese, François Hollande, confermando la liberazione, ha affermato che non è stato versato nessun riscatto, ma notizie diverse sono state raccolte dallo stringer di Africa ExPress in Nigeria (Paese dove la famiglia ha trascorso la sua prigionia); fonti diverse assicurano che un prezzo è stato sicuramente pagato e parlano di tre milioni e mezzo di euro.

La famiglia era stata rapita il 19 febbraio a à Dabanga, nel Camerun settentrionale ai margini del Waza National Park che avevano appena finito di visitare. Tutti i componenti del gruppo familiare abitano in Camerun dove Tanguy Moulin-Fournier lavora nella società francese Suez, che si occupa di gas.

I sette hanno trascorso la sua prigionia in Nigeria ed è stata l’intelligence nigeriana – a stretto contatto con quella francese – che li ha scovati e trattato con i rapitori per la loro liberazione. Non è un caso infatti che le autorità camerunesi abbiano ring raziato sia quelle nigeriane che quelle francesi.

Il gruppo di fondamentalisti islamici Boko Haram ha rivendicato la cattura degli ostaggi con un video (da cui è tratta la fotografia che qui riproduciamo) che è apparso subito piuttosto strano: a parte la madre, Albane, vestita con un pesante velo islamico, i due uomini Tanguy e il fratello Ciryl, e i quattro ragazzi avevano i jeans e vestiti occidentali. Erano in piedi e non seduti, come spesso accade in questi casi, accosciati in terra. Nessuna presenza di bandiere nere con ricamati versetti del Corano e neppure quella di miliziani mascherati e armati di tutto punto. Solo una voce fuori campo che diceva più o meno: “Siamo militanti islamici e attacchiamo la Francia che è venuta a combattere l’islam in Mali”.

Si è pensato subito che la vicenda potesse essere trattata alla stregua di un sequestro di stampo criminale. Infatti i gruppi terroristi che operano in Africa, non solo Boko Haram, ma anche gli shebab somali o i militanti di AQMI, Al Qaeda nel Maghreb Islamico,  per fare due esempi, non perseguono solo ideali politico/religiosi, ma inseguano obbiettivi ben più terreni: riscatti e lucrosi bottini.

Massimo A. Alberizzi
massimo.alberizzi@gmail.com
twitter @malberizzi

maxalb

Corrispondente dall'Africa, dove ho visitato quasi tutti i Paesi

Recent Posts

Il Cremlino non demorde: continua l’arruolamento di giovani africani per combattere in Ucraina

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 18 dicembre 2025 Un giovane kenyano non ha…

1 giorno ago

Namibia, anche cambiando nome Adolf Hitler vince le elezioni per la quinta volta

Speciale per Africa ExPress Sandro Pintus 17 dicembre 2025 Adolf Hitler Uunona ha vinto con…

2 giorni ago

Bombardata dai ribelli base ONU in Sudan: uccisi 6 caschi blu

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 15 dicembre 2025 Alcuni giorni fa le Rapid…

3 giorni ago

Congo-K, si firma la pace ma continua la guerra

Africa ExPress 14 dicembre 2025 Solo poco più di una settimana fa i leader della…

5 giorni ago

Due serate della cucina italiana a Mogadiscio

Africa ExPress Mogadisco, 11 dicembre 2025 Visto il successo della precedente edizione, anche quest’anno l’ambasciata…

6 giorni ago

Ma l’America è sempre antinazista e antifascista?

Speciale per Africa ExPress Giovanni La Torre 11 dicembre 2025 Le recenti, pesanti posizioni espresse…

1 settimana ago