Continua la furia di Boko Haram in Camerun e Nigeria: nel 2014 uccisi 6644 civili

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Un gruppo di militanti di Boko Haram

Speciale per Africa ExPress
Cornelia I. Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 21 novembre 2015

I terribili fatti di Parigi e l’attentato ieri in Mali hanno distolto l’attenzione dai sanguinari Boko Haram. Pochi sanno che nel 2014 i militanti jihadisti della setta islamista hanno ucciso 6.644 persone. Il 77 per cento erano civili. Boko Haram ha persino superato l’ISIS, con il quale si è alleato nel marzo 2014. Secondo uno studio dell’Org, “Vision of Humanity” quest’ultimo gruppo terrorista avrebbe ammazzato “solo” 6.073 persone nello stesso anno; tra le vittime il 44 per cento erano cittadini civili. In Nigeria i morti per mano di gruppi terroristi sono aumentati del 300 per cento nel 2014, ovviamente non solo “grazie” ai Boko Haram, i militanti fulani hanno contribuito ad aumentare questo triste primato. Nell’ex colonia britannica hanno ammazzato 1229 persone.

I gruppi terroristi che sconvolgono il mondo intero hanno un denominatore comune: non praticano la religione. La usano.

Un gruppo di militanti di Boko Haram
Un gruppo di militanti di Boko Haram

Ieri un kamikaze si è fatto esplodere in Camerun, a Nigue, un sobborgo di Fotokol città al confine con la Nigeria, uccidendo almeno dieci persone. Decine di innocenti sono stati feriti.

Questa settimana Boko Haram è entrato pesantemente in azione in Nigeria. A Yola, capitale del Adamawa State, nel nord-est del gigante dell’Africa. Mercoledì altra scena, stessa dinamica: un kamikaze si è fatto saltare per aria nelle vicinanze di un mercato. Trentaquattro persone hanno perso la vita, oltre ottanta i feriti, taluni in modo grave. Sempre mercoledì altri due kamikaze hanno provocato la morte di quindici abitanti a Kano, città nel nord del Paese, e ferito un centinaio di persone.

Negli ultimi sei anni 2,3 milioni di persone hanno abbandonato le loro case per fuggire alla violenza dei Boko Haram, e si stima che nello stesso periodo siano stati ammazzati ventimila civili.

Muhammadu Buhari, presidente della ex-colonia britannica, ha accusato proprio in questi giorni Sambo Dasuki, responsabile della Sicurezza Nazionale del suo predecessore, Goodluck Jonathan, di aver rubato milioni di dollari alla Nazione, soldi che erano stati destinati all’acquisto di armi per contrastare i terroristi.

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Da anni ci si chiede come mai i il gruppo jihadista sia meglio armato dei militari regolari, che non hanno che poche pallottole a disposizione. Eppure il budget annuale destinato alla difesa ammonta a 5,6 miliardi di dollari; lo scorso anno è stato concesso addirittura un finanziamento supplementare di un altro miliardo.

Buhari ha chiesto l’arresto di alcuni alti ufficiali e di Dasuki . Sono accusati di aver falsificato contratti per l’acquisto di armamenti per un totale di 5,4 miliardi.

Anche il segretario generale dell’ONU Ban Ki- moon ha condannato gli ultimi attacchi del gruppo Boko Haram. Nel suo comunicato ha reiterato il supporto dell’ONU al governo nigeriano nella lotta contro il terrorismo, “che, per essere effettiva – ha precisato Ban – dovrebbe basarsi sui diritti umani internazionali e sulle leggi per i rifugiati”.

Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
@cotoelgyes

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